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Don Sardelli green
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IL GIARDINO AROMATICO PER DON ROBERTO SARDELLI 
Rito civico per la realizzazione del giardino di piante aromatiche dedicato a Don Roberto Sardelli

Fino a tre anni fa la nostra scuola aveva un amico speciale che ci veniva spesso a trovare. Si chiamava Roberto Sardelli ed era un prete.  Quando era giovane, invece di rimanere nella sua parrocchia, aveva deciso di andare a vivere con i “baraccati”, cioè quelle persone emigrate dalle campagne a Roma per trovare lavoro, che, non avendo i soldi per affittare una casa, si erano adattate a vivere in baracche costruite di lamiera nella zona dell’Acquedotto Felice, senza luce, né acqua, né strade, né fognature.   
Don Roberto era andato a vivere con loro, per condividere la loro vita e le loro difficoltà, e là aveva fondato una scuola, che aveva denominato “Scuola 725” (dal numero della baracca in cui era ospitata), per far sì che i figli dei baraccati non rimanessero analfabeti e potessero andare avanti negli studi e trovare così un lavoro che gli permettesse di uscire dalle baracche e vivere con dignità una volta diventati grandi.  
Oltre a dedicarsi alla scuola, don Sardelli si impegnò insieme ai baraccati nella battaglia per ottenere delle vere case, che finalmente furono loro assegnate e continuò anche dopo a seguire quei ragazzi e ad aiutare altre persone in difficoltà, che non mancano mai nelle nostre città: gli immigrati, i senzatetto, i malati di AIDS…  
Tutte queste cose quest’uomo così speciale raccontava quando veniva a trovarci, e molti vostri compagni hanno così avuto la fortuna di ascoltare quelle esperienze così dolorose, ma anche piene di speranza, direttamente dalla sua voce. Tre anni fa, il 18 febbraio 2019, don Roberto ci ha purtroppo lasciato.

A tre anni di distanza, il 18 febbraio, vogliamo ricordare questo amico speciale con un gesto simbolico: posizioneremo seicento piantine aromatiche sulla “collinetta” di fronte alla scuola, formando l’immagine del suo volto, che sarà ripresa dall’alto con un drone. Ciascuno di voi potrà partecipare, portando la piantina sulla collinetta e posizionandola nei “pixel” che saranno indicati per terra. Le piantine rimarranno sulla collinetta, a disposizione di chiunque voglia prenderle e portare a casa un “pezzetto” di ricordo di don Roberto.

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